Piazza Roma

Aprilia fu realizzata tra il 1936 e il 1937 sulla base del progetto elaborato dal gruppo 2PST, composto dagli architetti Concezio Petrucci e Mario Tufaroli e dagli ingegneri Riccardo Silenzi ed Emanuele Filiberto Paolini, vincitore del concorso indetto per l’affidamento del piano regolatore del nuovo centro.
A differenza di altre città di fondazione, nelle quali si assiste ad una distribuzione policentrica delle funzioni a cui corrisponde un’articolazione urbanistica, ad Aprilia tutte le principali funzioni laiche e religiose sono concentrate in un’unica piazza, Piazza Roma.
Qui insistevano il municipio, riedificato in forme diverse negli anni Settanta, caratterizzato da un’alta torre littoria in tufo, andata distrutta durante la guerra; la Chiesa di San Michele Arcangelo; la Casa del Fascio, anch’essa demolita, la Caserma dei Reali Carabinieri, la trattoria con la locanda, l’edificio postale e le abitazioni degli impiegati, il cinematografo, la scuola, un piccolo albergo. Purtroppo, molti edifici del nucleo originario sono andati distrutti sotto i bombardamenti del 1944 o abbattuti o profondamente rimaneggiati negli anni Sessanta-Settanta e quindi del nucleo originario restano visibili alcuni edifici ricostruiti dopo la guerra seguendo le forme originarie e un ricordo nelle arcate del portico che collegano la chiesa di San Michele e via dei Lauri.
In occasione degli ottanta anni dalla fondazione della città, è stata collocata su un basamento in travertino, in prossimità del punto in cui fu posta la prima pietra, La Cittadella, un modellino bronzeo, opera degli artisti Claudio e Lorenzo Cottiga, che riproduce il nucleo urbano originario della città di fondazione.