Il mare e la terra che lo guarda, la lunga linea di incontro fra questi due mondi, sono il filo conduttore di un articolato percorso che invita i visitatori a toccare, esplorare e interagire con la ricca collezione esposta. Il Museo custodisce testimonianze paleontologiche, paletnologiche e archeologiche così come numerosi organismi marini. Un’esposizione che accontenta interessi diversi spaziando dagli strumenti in ossidiana delle popolazioni neolitiche, alle conchiglie provenienti da tutto il mondo, ai reperti relativi ad una nave romana affondata di fronte alla costa di Sabaudia, alle monete romane di epoca imperiale.
Il Museo è dedicato al paletnologo Marcello Zei, allievo di Alberto Carlo Blanc, che ne fu il curatore e il primo direttore nel 1992, anno della sua fondazione.
La collezione è ospitata in alcuni dei locali che costituivano la sede dell’Azienda Agraria, opera dell’architetto Angelo Vicario, situata nella piazza che oggi è dedicata ad Alberto Moravia.