In un arco di tempo che va dal 1928 al 1940 vennero realizzate, in tutta Italia, le città di nuova fondazione, divise sostanzialmente in città autarchiche e città di bonifica. Queste ultime rientravano in un piano generale per il risanamento di ampie aree paludose presenti lungo tutta la penisola. Pomezia, dopo Littoria (oggi Latina), Sabaudia, Pontinia e Aprilia, è la quinta delle città di fondazione edificate nell’Agro Pontino-Romano. Storicamente definita «la porta di accesso della Capitale al territorio redento», Pomezia venne fondata il 25 aprile 1938 e inaugurata il 29 ottobre 1939. Il progetto per Pomezia fu realizzato dagli architetti Concezio Petrucci e Mario Tufaroli Luciano, insieme agli ingegneri Emanuele Filiberto Paolini e Riccardo Silenzi, nomi illustri del Razionalismo Italiano.
Secondo quanto disposto dal bando di concorso, la progettazione doveva rispondere alle esigenze di un borgo rurale e rispettare inderogabili principi costruttivi: semplicità delle linee, coerenza con le caratteristiche storico-estetiche regionali, utilizzo di materiali costruttivi italiani e locali, divieto di impiego di strutture in ferro e in cemento a vista.
L’architettura del Centro Storico di Pomezia è geometrico-monumentale, fortemente ispirata alla tradizione dell’architettura e dell’arte italiana medievale e rinascimentale. Il Nucleo Architettonico Aulico di Fondazione si compone degli edifici di maggiore carattere simbolico e scenografico: la Casa Comunale, la Torre-Serbatoio, l’Edificio delle Poste e Telecomunicazioni, la Chiesa di San Benedetto, la Casa del Fascio e la Scuola-GIL, così come la Piazza, nelle loro linee e geometrie richiamano a un Neoclassicismo semplificato in cui vengono eliminate quasi del tutto le decorazioni a favore di pareti lisce, di giochi di archi a tutto sesto e semplici cornici che conferiscono al nucleo architettonico nel suo complesso una veste severa, solenne e lineare. Una Città dalle prospettive dilatate, quasi metafisiche, caratterizzata da ampi spazi scenografici, con porticati e ripetizioni seriali di elementi architettonici. I materiali principali per la costruzione degli edifici sono il travertino, il tufo e il peperino della tradizione classica romana e latina.
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