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Il Cimitero Militare Germanico

Il Cimitero Militare Germanico di Pomezia (Deutscher Soldatenfriedhof Pomezia) è situato sulla via Pontina a circa 31 Km a sud-est di Roma. Patrimonio Culturale della Città e della Nazione, venne realizzato nel 1946 dal Volksbund Deutsche Kriegsgräberfürsorge, associazione umanitaria con la missione di costituire e conservare i cimiteri militari germanici all’estero su commissione del Governo tedesco.
Il Cimitero monumentale è il secondo per grandezza fra quelli realizzati in Italia e accoglie 27.853 caduti tedeschi, protagonisti di diversi scenari bellici. Nel 1946 vi furono traslati i primi 2700 caduti tedeschi provenienti dal cimitero militare americano di Nettuno. Dal 1948 al 1955, il Volksbund Deutscher Kriegsgräberfürsorge ne tumulò altri 10.704, provenienti dai teatri di guerra delle province di Roma, Latina, Salerno, Avellino, Frosinone, L’Aquila, Chieti, Siena e Pistoia. Con l’accordo stipulato nel 1955 fra l’Italia e la Repubblica Federale di Germania, lo Stato italiano forniva, gratuitamente e in uso perpetuo, le aree da destinare a cimiteri di guerra; vennero pertanto sepolti altri caduti tedeschi provenienti dalle province di Ancona, Arezzo, Ascoli-Piceno, Grosseto, Livorno, Macerata, Napoli, Perugia, Pesaro, Rieti, Siena, Terni, Viterbo e Reggio Calabria.
L’inaugurazione del sacrario è avvenuta il 6 maggio 1960.
Un sentiero alberato conduce all’ingesso dell’area cimiteriale che si estende per 10 ettari ed è suddivisa in 20 riquadri di tappeto erboso su cui si elevano croci in porfido chiaro. Fra i blocchi di sepolture si erige il Monumento ai Caduti, opera dello scultore tedesco Fritz Schmoll (1883 – 1963). Il monumento commemorativo è costituito da quattro pilastri in pietra che sorreggono la copertura a baldacchino, rivestita nell’intradosso da mosaici. Al suo interno è collocato un gruppo scultoreo costituito da quattro grandi figure di soldati e familiari dolenti, scolpiti dall’autore secondo una personale rivisitazione dello stile gotico-rinascimentale.

 

Contatti
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