Nel 1935 si trasferì definitivamente da Roma, con il nome di “Guidonia”, la DSSE (Direzione Superiore Studi ed Esperienze) del Ministero dell’Aeronautica che assunse quel nome in ricordo di Alessandro Guidoni, nome poi trasferito alla nuova città di fondazione.
I laboratori della DSSE, il Centro Sperimentale di volo e la SCA (Società Costruzioni Aeronautiche) costituirono, a cavallo delle due guerre, il più grande e attrezzato complesso di materiali e di personale idoneo per gli studi di Aeronautica nel mondo. I reparti presenti lavorarono intensamente alla soluzione dei più svariati problemi consentendo così al Centro Sperimentale di conquistare numerosi record mondiali (altezza, lunghezza di percorsi, collegamenti transoceanici, eccetera) e alla SCA la ideazione e la realizzazione di nuovi apparecchi che tennero alto per parecchio tempo il nome dell’Italia.
Il personale che aveva lavorato a Guidonia, alla fine della guerra, fu accaparrato da laboratori, imprese industriali e Università, sia americani che inglesi. Gli impianti furono invece pesantemente danneggiati, sia dai bombardamenti alleati, tra l’ottobre 1943 e il maggio 1944, sia dalle truppe tedesche in ritirata che, dopo l’otto settembre, li minarono e fecero saltare in aria dopo averli saccheggiati e privati delle migliori attrezzature scientifiche.
Molto suggestiva è la visita ai ruderi degli impianti (galleria del vento, vasca idrodinamica, prova motori, eccetera) oggi coperti di edera, ma testimonianza ancora viva della grandezza delle strutture realizzate negli anni Trenta, un “unicum” che non ha uguali nel mondo.