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Chiesa e Campanile di San Michele Arcangelo e Santa Maria Goretti

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Eretta nel 1937, è stata progettata dagli architetti Petrucci e Tufaroli e dagli ingegneri Paolini e Silenzi, il gruppo 2PST responsabile anche
del piano regolatore originale della città.
L’interno è ad aula con navata centrale, cappelle laterali ed un’ampia abside che si ripete in facciata. L’edificio è alto 22 metri, largo 14 e profondo 35.
Nel 1944 fu distrutta e nel 1952, all’originaria dedicazione a San Michele, fu aggiunta quella a Santa Maria Goretti.
L’arredo sacro è opera dello scultore e pittore Alessandro Monteleone (1897- 1967); 14 formelle in terracotta per le stazioni della via Crucis sono purtroppo andate distrutte a causa dei bombardamenti. Dello stesso artista è il fonte battesimale in travertino, ornato dai simboli degli Evangelisti, che dal 1974 è utilizzato come altare maggiore.
All’interno della chiesa le opere d’arte sono state realizzate da Claudio Cottiga, Raffaele De Feo, Giuseppe Modolo, Salvo, Giuseppe Scalabrin, Ferdinando Stuflesser. In occasione del Giubileo del 2000 la chiesa si è arricchita di opere di Brando (1998), della via Crucis in travertino e Coro ligneo di Salvo (1998), di un dipinto di Massarenti (2000).
Anche le porte esterne sono state realizzate in questa occasione: a sinistra la “Porta di Santa Maria Goretti”, con l’ovale bronzeo di Brando (2000), al centro la “Porta della Redenzione” di Sergio Iezzi (2001), composta da sei riquadri in bronzo che narrano la storia della fondazione della città (la bonifica, la guerra e la ricostruzione), a destra la “Porta di San Michele Arcangelo” con l’ovale bronzeo di Cottiga (2000).
Nel sagrato della chiesa la “Statua di San Michele Arcangelo”, bronzea, alta 317 cm, raffigura il santo patrono, simbolo della città, in veste di soldato. Sulla base, in rilievo, sono raffigurate narrazioni della bonifica integrale. La statua è opera di Venanzo Crocetti (1913–2003), abruzzese di origine ma attivo a Roma, che fu uno dei più celebri scultori italiani del XX secolo. L’opera, del 1936, fu commissionata dall‘O.N.C. per la città appena fondata. Gravemente danneggiata durante l’ultimo conflitto mondiale, fu restaurata nel 1991.
Il Campanile della Chiesa invece, distrutto durante l’ultimo conflitto mondiale, è stato ricostruito grazie al contributo popolare e inaugurato nella ricorrenza del 63° anniversario della fondazione della città, il 25 aprile 1999. Il progetto di realizzazione ricalca le linee della costruzione originaria con alcune sostanziali differenze. È alto 36 metri e dotato di otto campane.